giovedì 28 novembre 2013

Apfelstrudel

Buonasera a tutti!

Questa sera vorrei parlarvi dell'Apfelstrudel o Strudel di mele.
Fino a qualche anno fa l'ho sempre snobbato un po perchè i dolci non li mangio così spesso e quindi mi butto di più su cose pesanti e "schifide" e un po perchè ho riscoperto i dolci speziati solo negli ultimi tempi.
L'Apefelstrudel è un dolce tipico austriaco e in particolare di Vienna anche se lo si può trovare anche in Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Questo è un dolce piuttosto povero fatto con un impasto speciale perchè non è nè una frolla nè pasta sfoglia in cui si usano solamente acqua farina e olio (alcune ricette riportano anche l'uovo ma varia da famiglia a famiglia).
Lo si stende in modo molto sottile e successivamente si farcisce con il ripieno che è invece composto da mele (meglio se acidule), uvetta, pinoli e/o mandorle, pangrattato, zucchero, cannella e un pochino di rum.
Originario delle aree dell'Impero bizantino, dove ancor oggi si prepara la baklava, si è quindi largamente diffuso con il nome di Strudel dall'Impero Austro.ungarico in tutto il mondo a partire dalla metà del XIX secolo.
In Trentino esiste lo strucolo de pomi che è molto simile allo strudel, infatti strucolo significa strudel.

Personalemente ho assaggiato l'Apfelstrudel sia in Italia sia in Austria.
A Vienna l'ho assaggiato nella pasticceria Demel (famosissima e antica pasticceria di Vienna famosa per la loro Sacher torte) e in una sorta di osteria e devo dire che quello che mi è stato servito nell'osteria mi è piaciuto di più.
Forse perchè mi sembrava più rustico e meno elaborato e anche perchè me lo hanno portato ancora caldo con una nuvola di panna che con il calore si scioglieva sempre di più.
Mentre in Italia l'ho assaggiato solo dalle mia parti (Piemonte) e non può minimamente reggere il confronto!
Ho letto in giro su internet che molti abbinano allo strudel una salsa alla vaniglia, mentre a me è sempre stato portato con la panna.
Quindi qual è l'abbinamento migliore?

Fatemi sapere!

Ciao,
Silvia !



giovedì 21 novembre 2013

Crema Catalana o Creme Brulèe?

Buonasera a tutti,



Crema Catalana


come state?Io torno dopo una settimana di assenza ma gli impegni universitari iniziano a farsi sentire!
Come avrete sicuramente capito dal titolo, oggi parleremo di due creme.
Sono pronta a scommettere che molti di voi non conoscono la differenza tra Crema Catalana e Creme Brulèe.
 In effetti anch'io, dopo essermi sempre chiesta quale fosse la differenza, ero arrivata alla conclusione che fossero la stessa cosa.
Ma perchè, ci sono di differenze? Ebbene sì e non poche direi!

Innanzitutto si dice che la Crema Catalana sia l'antenata della Creme Brulèe e nacque, ovviamente, in Catalogna.
Si presenta come una crema soffice sormontata da uno strato di zucchero che viene fatto caramellizzare.
La Crema Catalana si fa con latte, uova (ma solo i tuorli), zuccheri e aromi (limone, cannella).
La differenza con  la Creme Brulèe sta proprio nel fatto che in questa si usa il latte, mentre nella seconda si usa interamente panna.
Inoltre la Catalana viene fatta cuocere sul fornello mentre la Brulèe viene cotta a bagno maria.
Una volta preparata sul fornello,la Catalana viene fatta raffreddare e al momento di servire si scalda la parte superficiare di modo che si formi uno strato croccante e caramelloso.

La Creme Brulèe è, invece, un dessert francese a base di crema inglese cotta, fatta principalmente con la panna liquida e non contiene alcun tipo di amido.
Si pensa che sia nata intorno al 1691 secondo una ricetta trovata in un libro di cucina francese.

Quindi, a voi cosa piace di più?
A dir la verità io ho sempre e solo assaggiato la crema catalana e non è tra i miei dolci preferiti perchè la trovo un po pesantina!Fatemi sapere.
Ciao!!
Buona serata,
Silvia

martedì 5 novembre 2013

La Pizzaaa

Buonasera a tutti!!

Pizza Margherita

questa sera avevo una voglia assurda di pizza, di quella con la mozzarella filante e magari con del
salamino piccamente sopra.

Quindi sarà questo l'argomento di questa sera, piatto italiano unico al mondo che ha origini antichissime.
Pensate che una prima testimonianza della pizza risale al 997 anche se, probabilmente, non assomigliava alla pizza che conosciamo noi.
Nel medioevo esistevano giàle focaccie e ne sfornavano di molti tipi diversi,per esempio condite con basilico, strutto, formaggio e pepe ma mai pomodoro.
La vera innovazione della pizza è, però, l'aggiunta del pomodoro, scelta che a molti (a quanto si dice) fece storcere il naso.
Infatti il pomodoro arrivò in Italia verso la metà del 1500 ma non venne mangiato per molto tempo perchè si pensava fosse una pianta velenosa e quindi venne usata come una pianta ornamentale.
La nascita della Pizza risale al Settecento e precisamente nel regno di Napoli, dove veniva venduta soprattutto tra i poveri per le strade della città.
Ma successivamente conquistò dapprima i Borboni e poi anche Casa Savoia, infatti si narra  che nel 1889  il pizzaiolo Raffaele Esposito dedicò alla Regina Margherita di Savoia la "Pizza Margherita" che rappresentava il tricolore con il bianco della mozzarella, il rosso del pomodoro e il verde del basilico.
Nel Novecento la pizza e le pizzerie rimangono un fenomeno prettamente napolatano ma poi si diffuse in tutta Italia.
I napoletani sono ovviamente dei puristi, infatti ancora oggi per alcune pizzerie le "vere" pizze rimangono solamente la margherita e la marinara e servono solo quelle.
Le pizzerie più antiche si trovano per lo più nel centro storico della città.
La vera pizza napoletana è soffice, friabile, abbastanza alta e croccante, ma cambia spostandosi di regione in regione.

 La pizza si diffuse poi anche in molti altri Paesi con il fenomeno della emigrazione a partire dal XIX secolo.
Per esempio negli Stati Uniti si diffuse principalmente in zone con vaste popolazioni italiane come San Francisco, Chicago, New York e Philadelphia.

Ciao!
Silvia!