Cacio Marcetto |
ieri mattina sono stata a Bra (Cn) per il Cheese che è una manifestazione che si svolge ogni 2 anni e dura per tutto il weekend.
Per gli amanti del formaggio è un vero paradiso dei sensi perchè non solo vengono esposti migliaia di formaggi ma ci sono moltissimi assaggi e degustazioni.
Il bello è che non solo c'è il mercato italiano ma c'è anche quello internazionale, così si possono scoprire anche i gusti degli altri Paesi.
Ho assaggiato formaggi dalla Bulgaria, Polonia, Balcani e Sud Africa e devo dire che sono molto diversi daii nostri per consistenza, gusto e stagionatura. I nostri sono più saporiti!
Invece altri formaggi che mi hanno stupito sono quelli americani (e io che pensavo avessero solo il Cheddar), spagnoli, portoghesi e inglesi!
Dopo questa presentazione del Cheese, posso finalmente raccontarvi quello per cui ho iniziato questo post.
Ieri, girovagando per il mercato italiano, ho assaggiato un formaggio molto particolare, il Marcetto, di origine Abruzzese, anche se quello che ho assaggiato veniva dal Lazio.
Di questo formaggio ne avevo sentito parlare in una puntata di "Unti e bisunti" e quindi non potevo non assaggiarlo anche perchè la sua "lavorazione" prevede l'aggiunta di..vermetti e devo dire che è davvero buono!
Ma passiamo ad una descrizione più "tecnica":
Il Marcetto è un formaggio a pasta cremosa, spalmabile ottenuto dal formaggio ppecorino su cui si sviluppa la Phiophila casei.
Il cacio marcetto è un recupero del formaggio che altrimenti sarebbe andato a male e lo si trova solo più in alcuni paesi dell'entroterra Abruzzese.
Durante la fase di maturazione del pecorino, quando può essere ancora presente del siero, forme ancora fresche o incerate con presenza di crepe sulla crosta possono essere attaccate dalla mosca che vi depone le uova. Le larve, comunemente chiamate "salterelli", fuoriescono dalle uova e iniziano un particolare processo di degradazione delle proteine.
Questa azione provoca la trasformazione della pasta in forma cremosa con passaggio di colore da bianco a giallo ocra.
Quando il fenomeno interessa tutta la pasta, la forma viene esposta all'aria o avvolta in teli bianchi per permettere l'allontanamento delle larve e successivamente riposto in contenitori di vetro e di terracotta.
Il suo gusto è molto piccante e forte e quindi è un prodotto particolare per veri estimatori.
Avendo un gusto così forte non viene usato come condimento in cucina, ma mangiato su pane, crostini e bruschette, magari accompagnato da un buon bicchiere di vino.
Qualcuno di voi lo ha provato?siete schizzinosi e non lo assaggerete mai?
Ciao!
Silvia!
Questo prodotto mi affascina. Non so quali siano le similitudini e se ce ne sono che li legano, io ho assaggiato e posso dire di adorare il Casu Marzu (letteralmente Formaggio Marcio), prodotto sardo che ha di base un pecorino ed è colonizzato da piccole larve!
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