domenica 29 settembre 2013

Estathè

Buongiorno a tutti!!


Estathè

Allora, oggi parliamo di Estahè! Effettivamente credo sia uno dei tè più comprati in assoluto e ha un sapore inconfondibile.
Come penso tutti sapranno viene prodotto dalla Ferrero ( e cos'è che non fa la Ferrero?in pratica è la mia seconda mamma)  ed è nato nel lontano 1972, in un'epoca in cui le grandi aziende si concentrano sulle bibite gassate mentre la Ferrero lancia sul mercato questo prodotto di controtendenza.
Il primo a essere inventato è quello al limone mentre solo molti anni più tardi, nel 1995, venne inventato il tè alla pesca.
Più tardi, nel 2002, nasce la formula deteinato del tè al limone mentre nel 2008 appare in commercio anche il tè verde.
L'Estathè si propone di essere una bibita naturale prodotta con foglie di tè dello Sri Lanka miscelato con succo di limone o di pesca, con aggiunta di zuccheri, esaltatori di sapidità ed aromi.
In commercio si possono anche trovare le confezioni combinate con estathè al limone, nutella e grissini con il nome di Nutella Snack and Drink.
Piccole curiosità:

  1. In Francia, nelle confezioni di Nutella Snack and Drink, al posto del tè al limone c'è quello alla pesca.
  2. L'Estathè è una delle poche bibite in cui l'apertura della bottiglia ha un diametro maggiore rispetto alle altre. Questo è una particolarità che la distingue da altre.
  3. Da poco la Ferrero ha messo in vendita gli Estathè Ice che sembrano in tutto e per tutto dei Calippo al gusto di Estathè. Purtroppo non li ho ancora provati.
  4. La Ferrero ha messo in commercio, anche, l'Estathè Verde alla menta. Dovrebbe ormai essere venduto su scala nazionale, quindi la prossima volta che vado al supermercato lo cercherò perchè sono molto curiosa!
Thè verde alla menta

Ma ora passiamo alla diatriba più accesa di sempre: qual'è il vostro Estathè preferito?Quando si deve affrontare questa domanda nascono sempre mille polemiche e le persone rischiano di azzuffarsi.
Il mio è in assoluto quello al limone perchè mi disseta di più, anche se quello alla pesca mi piace comunque!
E voi che cosa scegliete?

domenica 22 settembre 2013

Cacio Marcetto

Buongiorno a tutti,


Cacio Marcetto

ieri mattina sono stata a Bra (Cn) per il Cheese che è una manifestazione che si svolge ogni 2 anni e dura per tutto il weekend.
Per gli amanti del formaggio è un vero paradiso dei sensi perchè non solo vengono esposti migliaia di formaggi ma ci sono moltissimi assaggi e degustazioni.
Il bello è che non solo c'è il mercato italiano ma c'è anche quello internazionale, così si possono scoprire anche i gusti degli altri Paesi.
Ho assaggiato formaggi dalla Bulgaria, Polonia, Balcani e Sud Africa e devo dire che sono molto diversi daii nostri per consistenza, gusto e stagionatura. I nostri sono più saporiti!
Invece altri formaggi che mi hanno stupito sono quelli americani (e io che pensavo avessero solo il Cheddar), spagnoli, portoghesi e inglesi!
Dopo questa presentazione del Cheese, posso finalmente raccontarvi quello per cui ho iniziato questo post.
Ieri, girovagando per il mercato italiano, ho assaggiato un formaggio molto particolare, il Marcetto, di origine Abruzzese, anche se quello che ho assaggiato veniva dal Lazio.
Di questo formaggio ne avevo sentito parlare in una puntata di "Unti e bisunti" e quindi non potevo non assaggiarlo anche perchè la sua "lavorazione" prevede l'aggiunta di..vermetti e devo dire che è davvero buono!
Ma passiamo ad una descrizione più "tecnica":

Il Marcetto è un formaggio a pasta cremosa, spalmabile ottenuto dal formaggio ppecorino su cui si sviluppa la Phiophila casei.
Il cacio marcetto è un recupero del formaggio che altrimenti sarebbe andato a male e lo si trova solo più in alcuni paesi dell'entroterra Abruzzese.
Durante la fase di maturazione del pecorino, quando può essere ancora presente del siero, forme ancora fresche o incerate con presenza di crepe sulla crosta possono essere attaccate dalla mosca che vi depone le uova. Le larve, comunemente chiamate "salterelli", fuoriescono dalle uova e iniziano un particolare processo di degradazione delle proteine.
Questa azione provoca la trasformazione della pasta in forma cremosa con passaggio di colore da bianco a giallo ocra.
 Quando il fenomeno interessa tutta la pasta, la forma viene esposta all'aria o avvolta in teli bianchi per permettere l'allontanamento delle larve e successivamente riposto in contenitori di vetro e di terracotta.
Il suo gusto è molto piccante e forte e quindi è un prodotto particolare per veri estimatori.
Avendo un gusto così forte non viene usato come condimento in cucina, ma mangiato su pane, crostini e bruschette, magari accompagnato da un buon bicchiere di vino.

Qualcuno di voi lo ha provato?siete schizzinosi e non lo assaggerete mai?

Ciao!
Silvia!

domenica 15 settembre 2013

Lievito Chimico!

Buonasera a tutti,

Lievito chimico

un giorno mi stavo facendo i miei soliti viaggi mentali quando mi sono posta una domanda non da poco: ma una volta come si facevano i dolci senza il livieto chimico?
In fondo si sa, con una bustina di lievito puoi fare grandi cose, spesso ti può risolvere anche una ricetta andata non particolarmente bene.
Pensandoci, sono comunque abbastanza i dolci che si possono fare senza l'uso del lievito come i biscotti, il pan di spagna e i bignè.
Poi c'è tutto il discorso dei dolci lievitati che prevedono l'uso del lievito di birra che, però, è stato scoperto ed utilizzato molto prima del lievito chimico.
Quindi diciamo che in parte avevo risposto alla mia domanda ma ormai mi era sorta la curiosità di sapere qualcosa di più su quella polverina magica che è onnipresente in ogni cucina.
 Dopo alcune ricerche ecco che cosa ho scoperto:

Il lievito chimico è un agente lievitante secco ed è costituito generalmente da bicarbonato di sodio,in chimica definita base, da un acido come per esempio l'acido tartarico e da amido di mais che serve per assorbire l'umidità.
Quando questi due composti vengono idratati, cioè quando vengono a contatto con gli ingredienti previsti dalla ricetta che contengono acqua, si instaura una reazione acido-base con formazione di anidride carbonica.
E' proprio l'anidride carbonica che fa lievitare l'impasto e lo fa crescere.
A differenza del lievito di birra:
  •  non c'è bisogno di zucchero per la lievitazione
  •  non si forma alcol ( infatti la lievitazione con il lievito di birra da origine ad una fermentazione alcolica) e quindi nell'impasto non si formano aromi sgraditi
  • è una lievitazione più veloce perchè inizia nel momento in cui i componenti vengono idratati

Inizialmente la lievitazione chimica era ottenuta attivando il bicarbonato di sodio in presenza di liquidi e di un acido come poteva essere l'aceto, il succo di limone, lo yogurt o il cremor tartaro, ma questi reagiscono tra di loro troppo velocemente facendo sì che la ritenzione delle bolle di gas dipenda dalla viscosità della pastella e quindi diventava critico cuocere l'impasto prima che le bolle di gas avessero il tempo di fuoriuscire.
In passato quando il bicarbonato non era molto disponibile si utilizzava la cenere perchè è debolmente alcalina e per questo simile al bicarbonato.
Le polveri lievitanti più moderne risalgono all'incirca al 1843 grazie ad Alfred Bird e più tardi ad August Oetkler che rese il lievito molto popolare quando cominciò a vendere la miscela alle massaie.
Da allora i componenti del lievito chimico sono pressochè gli stessi.
Tra i più conosciuti in Italia ricordiamo il lievito Pane degli angeli e Bertolini.

Ciao!
Silvia!

mercoledì 11 settembre 2013

Segale Cornuta

Buongiorno a tutti!

Oggi parliamo di Segale.
La Segale è un cereale che appartiene al gruppo del frumento ed è conosciuta per il suo utilizzo nella panificazione per la produzione del Pane nero.
Viene utilizzato in sostituzione del grano in quei Paesi in cui c'è un clima piuttosto rigido, infatti questo cereale è molto resistente al freddo a differenza del grano che, invece, non riesce a crescere.

Segale cornuta

Questa farina ha però un problema: può essere facilmente infettata dalla Claviceps purpurea, un fungo parassita che produce una serie di alcaloidi derivati dall'acido lisergico, omologhi dell'LSD.
L'ergotina, che è uno degli alcaloidi presenti, serve per evitare che gli animali d'inverno si mangino una parte fondamentale per la sopravvivenza della pianta.
Il problema è che se assunta in dose acute causa visioni, delirio e violenti fenomeni psichedelici, infatti in letteratura sono molti i casi che raccontano di follie collettive e demoniache di interi villaggi in Francia, Germania ed Olanda durante l'Alto e Basso medioevo in seguito a panificazioni operate con farine contaminate.
Se però assunti in forma cronica all'interno di farine leggermente inquinate, gli alcaloidi determinano uno stato di intosssicazione detto ergotismo e caratterizzato da degradazione del sistema circolatorio periferico che può tradursi anche, in casi gravi, in gangrena.
Per l'epoca si pensava che fosse una punizione divina e quindi i montanari (che erano quelli più colpiti) intraprendevano un pellegrinaggio per arrivare fino in Francia, vicino ad Arles, dove si trovavano le reliquie di Sant'Antonio. Si sviluppò così la devozione principale che riguardava la guarigione dal "fuoco di Sant'Antonio".
Per arrivare ad Arles ci volevano giorni, durante i quali la dieta del pellegrino cambiava: con l'arrivo in pianura iniziavano a nutrirsi di pane bianco senza ergot.
Il cambio di dieta consentiva una graduale detossificazione dell'organismo, quindi i sintomi recedevano e le gangrene e i dolori se ne andavano.
Per questo si dice che il Santo aveva fatto il miracolo, così l'ergotismo prese il nome di fuoco di Sant'Antonio.

Nel 1918 la segale cornuta è stata introdotta nella pratica ostetrica e si sono catalogati gli alcoloidi presenti in tre gruppi:
  1. Gruppo dell'ergotamina usato ancora oggi per la cura dell'emicrania. (in internet ho letto che si può trovare in alcune erboristerie)
  2. Gruppo dell'ergotossina da cui si è partiti per ottenere l'LSD che è una sostanza psichedelica
  3. Gruppo dell'ergometrina che viene usato per regolare le contrazioni dell'utero dopo il parto.
Ciao!
Silvia

giovedì 5 settembre 2013

Storia della Nutella

Buongiorno a tutti!


Sicuramente tutti conoscono questa crema spalmabile, ma conocete davvero la sua storia?
La Nutella altro non è che una crema Gianduia ( così chiamata perchè il cioccolato viene in parte sostituito con delle nocciole) e non ha sempre avuto questo aspetto.

Nasce ad Alba ( CN) nel 1946 nella bottega di Pietro Ferrero. Era composta inizialmente da nocciole, zucchero, latte, cacao e burro in polvere e veniva chiamata "Pasta Giandujot".
Veniva venduta a fette perchè la sua consistenza era dura ed avvolta in carta stagnola fino a quando Pietro pensò, nel 1951, di aggiungere del burro di cocco per renderla di consistenza morbida e cremosa.
Fu poi il figlio, Michele Ferrero, che nel 1963 ne migliora la formula, sostituisce il burro di cocco con una miscela di oli, cambia il nome in Nutella (da "nut" nocciola in inglese) e registra il logo che ancora oggi è rimasto immutato.
Da allora le vendite sono in continuo aumento e la formula che è gelosamente custodita nello stabilimento principale (formula Nx) non è ancora cambiata.
Pasta Giandujot
Supercrema












In molti hanno provato a copiarla e sono in molte le aziende che commercializzano una crema alle nocciole come, per esempio, la Novi con la "Crema Novi", la Rigoni di Asiago con la "Nocciolata" e la Nutkao con la "Nutkao".
Personalmente ne ho provate diverse ( vedi Novi e Rigoni di Asiago) e devo dire che sono buone e di migliore qualità, ma la Nutella, a mio parere, rimane insostituibile. Sicuramente non verrà prodotta con gli ingredienti migliori del mondo, è ricca di grassi e zuccheri, ma proprio non si pùò rinunciare.
In fondo non si può vivere una vita di privazioni.
L'importante è la consapevolezza.

CURIOSITA' SULLA NUTELLA
  • Il tappo inizialmente era rosso, poi venne sostituito per ridurre i costi di produzione
  • La composizione effettivamente cambia da Paese a Paese. In realtà si tratta di piccole differenze percentuali di alcuni ingredienti. Per esempio, in Finlandia c'è una concentrazione maggiore di cacao, mentre in Medio Oriente le concentrazioni di latte in polvere sono minori.
  • Nel 1969 fu inventata la "Crema kinder vitaminizzata" con aggiunta di ingredienti per favorire la crescita, ma non è mai uscita dall'area test.
  • I barattoli in vetro sono riutilizzabili e servono per incentivare gli acquisti
  • Nel 2011 la Ferrero venne denunciata da una mamma americana perchè la pubblicitò sponsorizzava una crema sana ed equilibrata senza porre l'accennto su grassi e zuccheri contenuti. Vennero cambiate tutte le etichette. 

Ciao!
Silvia

 

 

lunedì 2 settembre 2013

Presentazioni

Buongiorno a tutti!

Mi chiamo Silvia, ho 23 anni, sono Piemontese e sono una studentessa di Biologia.
Sono solare, introversa e curiosissima e per questo motivo nasce questo blog.
L'intento è quello di raccontarvi qualche piccola curiosità,  la storia, le qualità e i benefici di tutto quello che riguarda il CIBO!
Vi parlerò  in particolare di dolci (la mia più grande passione) ma non solo, di salute, di alimentazione e perchè no magari anche qualche ricetta!
Se siete curiosi di sapere quelle cose che vi siete sempre chiesti o se volete sapere qualcosa di più sui prodotti che vi mangiate, seguite questo blog!

A presto,
Silvia